lunedì 8 giugno 2015

La molecola del giorno: ACIDO CLORIDRICO ( HCl )

L'acido cloridrico è un idracido di formula HCl. Essendo comunemente utilizzato in soluzioni acquose, spesso il nome "acido cloridrico" si riferisce a tali soluzioni, mentre per HCl anidro viene usato il nome cloruro di idrogeno.
È un acido minerale forte (ovvero si ionizza completamente in soluzione acquosa) monoprotico (cioè ogni sua molecola, dissociandosi, libera un solo ione idrogeno), ed è il principale costituente del succo gastrico, oltre ad essere un reagente comunemente usato nell'industria. L'acido cloridrico è uno dei liquidi più corrosivi esistenti (una sua soluzione 1 M in acqua a 25 °C ha pH uguale a 0), quindi deve essere maneggiato con attenzione. Si presenta gassoso a temperatura ambiente, incolore, dall'odore e dall'azione irritante.
L'acido cloridrico fu scoperto nel IX secolo dall'alchimista Persiano- Jabir ibn Hayyan. Egli lo ottenne mescolando il salgemma (NaCl) con del vetriolo verde (acido solforico H2SO4 in soluzione acquosa).[8] Jabir scoprì molti composti chimici, scrisse più di venti opere, permettendo così la diffusione delle sue conoscenze su questo acido e altri prodotti chimici che scoprì egli stesso, come l'acido solforico. Sempre di sua invenzione fu l'acqua regia, miscela di acido cloridrico e acido nitrico, in grado di sciogliere l'oro; nel Medioevo anche questo acido, che a quei tempi era conosciuto come "spirito di sale"[9] o acidum salis, fu preso in considerazione per la ricerca della pietra filosofale.
Lavoisier lo battezzò acido muriatico, dal latino muria (salamoia), che significa "del sale" o "acqua marina", e tale nome è rimasto in uso, in ambito commerciale, fino ad oggi.
Un'altra versione del nome viene ricondotta a Berthollet, che facendo reagire HCl con Diossido di manganese (ossido di manganese IV) vide svilupparsi un gas verdastro (cloro molecolare). Erroneamente a quei tempi si pensava che tutti gli acidi contenessero ossigeno e quindi ipotizzò che quel gas fosse un ossido di un non metallo (ovvero un'anidride), che chiamò murio.
Nel XV secolo Basilius Valentinus, un abate-alchimista dell'abbazia di Erfurt, ne produsse una gran quantità facendo reagire il salgemma con il vetriolo verde.
Nel XVII secolo, Johann Rudolph Glauber di Karlstadt utilizzò sale (NaCl) e acido solforico per preparare solfato di sodio (Na2SO4), ottenendo come sottoprodotto acido cloridrico gassoso.[9] Anche Joseph Priestley a Leeds nel 1772 produsse acido cloridrico e nel 1790 Humphry Davy (Regno Unito), producendo l'acido cloridrico (HCl) a partire da idrogeno molecolare (H2) e cloro molecolare (Cl2), dimostrò che questo prodotto chimico è costituito da idrogeno e cloro. Durante la rivoluzione industriale, la richiesta di sostanze alcaline, e soprattutto di carbonato di sodio, aumentò fortemente in Europa. Si deve a Nicolas Leblanc (originario d'Issoudun) la messa a punto di un processo di produzione di tale sostanza. Nel processo Leblanc, il sale è trasformato in carbonato di sodio utilizzando acido solforico come reagente, insieme al solfato di calcio (CaSO4) e carbone (C), con una produzione secondaria di acido cloridrico. Considerando che l'acido cloridrico era molto richiesto dal mercato, i produttori non gradivano che venisse liberato come "scarto" nell'aria, quindi decisero di recuperare l'acido cloridrico prodotto e venderlo su scala industriale.
L'acido cloridrico divenne una sostanza di notevole importanza quando si cominciò a trattare sostanze organiche per ottenere composti sintetici, come il cloruro di vinile e il cloruro di polivinile, o come la miscela di difenilmetano diisocianato e diisocianato di toluene (4,4'-MDI/TDI) per la produzione di poliuretano, ma anche per applicazioni secondarie come la produzione di gelatine o per il trattamento del cuoio.
Nel XX secolo il processo Leblanc fu sostituito dal processo Solvay. Un problema era rappresentato dal fatto che l'unico modo per produrre carbonato di sodio ricavando anche acido cloridrico come sottoprodotto, era indispensabile utilizzare come reagente acido solforico. Si rese conto che non era conveniente utilizzare questo metodo perché il costo dell'acido solforico è maggiore di quello dell'HCl, quindi per motivi economici si decise di non produrre questo sotto prodotto. In questo modo, però, la produzione di acido cloridrico diminuì considerevolmente e ciò fece allarmare i grandi imprenditori che diedero forti spinte alle industrie di produzione primaria di acido per colmare lo scompenso creato.
Fonte: Wikipedia © http://it.m.wikipedia.org/wiki/Acido_cloridrico

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